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CONDOGLIANZE: ETIMOLOGIA E SIGNIFICATO DELLA PAROLA

Quando viene a mancare qualcuno, è consuetudine porgere le condoglianze per manifestare la nostra vicinanza a chi ha perso un familiare o una persona cara. Una piccola attenzione ma densa di significato. A proposito di significato, siamo sicuri di sapere cosa vuol dire esattamente la parola condoglianza

Continuando a leggere potrete scoprire le origini di questo termine e trovare  indicazioni utili su come esprimere le condoglianze o rispondere a un messaggio ricevuto.

Le origini della parola condoglianze

Per comprendere al meglio il senso di questo termine chiamiamo in aiuto l’etimologia, ovvero la scienza che studia l’origine delle parole. Questa disciplina della linguistica permette non solo di svelare le radici di un vocabolo mettendone in risalto l’evoluzione fonetica, morfologia e semantica, ma anche di apprezzare come una cultura concepisce e interpreta oggetti o concetti in base alle parole di cui dispone. 

Così, venendo al sostantivo condoglianze, scopriamo che è un forestierismo, cioè un prestito linguistico. Nello specifico, questa parola ci è stata donata dal francese antico condoléance, dal verbo condouloir a sua volta derivato dal latino condolēre, composto da cŭm “con” e dolēre. Soffermiamoci meglio su ciascuno di questi due elementi: 

  • il prefisso con-, presente in molte parole italiane, esprime un valore di unione, partecipazione e simultaneità come in: concittadino, compatire, compiacere, concorrere ecc.
  • il senso del verbo latino dolēre (dal quale deriva il verbo italiano “dolere”) è facilmente intuibile: provare dolore, dolersi. A esso è associato il sostantivo “doglianza” cioè afflizione, lamento, lagnanza, rimostranza (dall’antico francese douliance, dal verbo doloir “dolere”). Da notare come oggi questa parola sia usata quasi esclusivamente nel linguaggio del diritto con il significato di “rimostranze mosse contro le precedenti decisioni giudiziali, da chi propone appello o ricorso” (Treccani). 

Il significato della parola condoglianze

Ecco che la parola “condoglianza”, spesso usata al plurale “condoglianze”, è espressione condivisione del dolore, partecipazione alla sofferenza.

In origine questo termine veniva usato con un’accezione molto ampia: indicava infatti la partecipazione al dolore altrui in senso lato. Implicava altresì un senso di rammarico e compianto. Col tempo il significato si è invece ristretto all’ambito della partecipazione al dolore di chi è stato colpito da un lutto. 

Quando porgiamo le condoglianze a qualcuno che ha subito una perdita esprimiamo la nostra empatia, il nostro coinvolgimento emotivo, la nostra vicinanza e disponibilità ad aiutare. Attenzione però a non confondere questa parola con “consolazione” o “cordoglio” che rispettivamente sono il tentativo di far sentire meglio qualcuno e il sentimento di dolore. Per saperne di più rimandiamo a un interessante articolo dell’Accademia della Crusca “Condoglianze e cordoglio: le differenze tra due parole oggi (purtroppo) attuali.”

Dunque, anche se il  termine “condoglianza” può sembrare formale e distaccato, in realtà racchiude alla perfezione il concetto che vogliamo trasmettere in occasione di un lutto. Ma adesso capiamo come esternare e rispondere alle condoglianze. 

Come esprimere le condoglianze 

Per quanto non ci siano parole in grado di cancellare il dolore di una perdita, i messaggi di condoglianze aiutano i familiari del defunto a capire quanto e chi sta partecipando alla loro sofferenza. È quindi importante esprimersi al meglio.

Non servono parole ricercate o messaggi lunghi, l’importante è riuscire a trasmettere empatia e offrire conforto, senza risultare invadenti o poco rispettosi dei sentimenti di chi sta attraversando un momento difficile. Possiamo decidere di:

  • scrivere un telegramma o una lettera;
  • inviare un mazzo o una corona di fiori accompagnati da un breve messaggio; 
  • telefonare;
  • fare una visita a casa o alla camera ardente se concesso dalla famiglia.

Meglio evitare di porgere le condoglianze tramite sms o social network. 

Per esprimere la nostra vicinanza tramite un biglietto possiamo usare espressioni più o meno formali quali: 

  • porgiamo le nostre più sentite condoglianze per il vostro lutto;
  • siamo vicini al vostro dolore;
  • il suo ricordo resterà sempre nei nostri cuori.

Per dei consigli più dettagliati, rimandiamo al post “Come scrivere un messaggio di condoglianze”. 

Se invece scegliamo di fare le nostre condoglianze a voce, i momenti più adatti sono: durante una visita a casa prima del funerale, nella camera mortuaria prima della chiusura della bara, al termine della sepoltura in cimitero, al termine della liturgia per le salme che saranno cremate. 

Detto ciò, ricordiamo che non esistono regole rigide. L’unico principio da seguire è quello di ascoltare e rispettare i desideri dei familiari del defunto, in quanto non tutti vivono il lutto nello stesso modo. Avere riguardo della volontà altrui è infatti una delle forme di empatia più importanti in queste circostanze.

Come rispondere alle condoglianze

Se invece dovete rispondere alle condoglianze ricevute, il nostro consiglio è quello di prendervi il tempo necessario. Ringraziare per i messaggi di condoglianze è sia un atto di gentilezza verso chi ci è stato vicino, sia un modo per prendere atto dell’affetto ricevuto in un momento difficile. 

Per rispondere le possibilità sono molteplici: un telegramma, un biglietto o una telefonata. Come accennato sopra, non servono molte parole: un semplice ringraziamento per la partecipazione al dolore è perfetto. Queste alcune frasi dalle quali prendere spunto: 

  • grazie per la tua vicinanza in un momento così doloroso;
  • grazie per le tue parole di conforto;
  • la tua presenza è stata un supporto prezioso. 

Terminiamo questo post ricordando che qualsiasi siano le parole scelte per porgere le condoglianze o ringraziare chi ci ha mostrato la propria vicinanza, l’importante è che il messaggio trasmesso sia sincero e sentito

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